Il Blog intervista: Antonella Brunetti

Con estremo piacere ospitiamo oggi sul nostro blog l’amica Antonella Brunetti, che ha trascorso gli ultimi 10 anni dedicandoli alla tutela degli animali.

Ciao Antonella, grazie per la tua disponibilità, nonostante i tuoi tanti impegni.

Ciao Roberto e grazie a voi, che mi date la possibilità di parlare un po’ di quello che faccio. Come spesso accade nelle interviste immagino debba iniziare con la mia presentazione (sorriso).

Mi chiamo Antonella Brunetti, 38 anni. Come accennavi mi occupo da circa dieci anni di “tutela animale”, in particolar modo di colonie feline sul territorio, nonchè di ribadire quanto previsto dalle normative vigenti che ne regolamentano la presenza in ambito urbano, ma, ancor più di quanto dovrebbe essere sancito dalla coscienza umana in termini di civiltà e sensibilità, partendo dal presupposto che si tratta di esseri senzienti.

Sono nata e cresciuta a Brindisi, posizione piuttosto scomoda rispetto ad una persona pronta a combattere una battaglia “sociale-etica-legale” a fronte del retaggio obsoleto che avvolge gli animali, il gatto nello specifico, e chi si prodiga al loro sostentamento, da qui la figura bistrattata della “gattara”.

Sono Pro-presidente Nazionale dell’AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente), ma il mio volontariato è antecedente, iniziato per l’incapacità di accettare le ingiustizie sugli animali e pensando che, con un piccolo gesto, si potesse salvare una vita, anche la più piccola. L’alterità non esiste all’interno di un ecosistema nel quale tutti sono indispensabili a creare equilibrio ed armonia, nel rispetto reciproco, senza prevaricazioni che possano minare l’esistenza altrui, gli altri siamo noi.

Immagino che l’amore incondizionato che nutri verso questo “mondo” implichi una casa molto “popolata” da felini, giusto?

Eh si! Con me vivono ben 13 gatti, ognuno di loro ha una sua storia, un passato più o meno triste e che mi ha indotto, seguendo l’iter di rinascita a non separarmene più. Alcuni di loro già introdotti adulti, altri veri e propri neonati da allattare artificialmente con l’ausilio di biberon e latte specifico.

Ognuno speciale, unico, dal carattere affabile, in ogni loro gesto percepisco una profonda riconoscenza, è bello sapere come riescano ad assimilare ogni sfumatura dei miei stati d’animo.

Raccontaci nello specifico cosa fai e come opera la tua Associazione.

L’impegno rivolto al volontariato è in realtà uno stile di vita che si traduce in ogni piccola azione quotidiana. Non mi bastava più chinarmi verso una creatura in difficoltà per restituirle sollievo – e non solo in termini di sostentamento – ma ho aperto gli occhi, guardando alla sofferenza animale nonchè al rispetto per ogni forma vivente a 360 gradi, da qui la necessità di vivere “vegan”, in una visione globale, “biocentrica-ecocentrica”, solo così avrei trovato pace e mi sarei sentita pulita.
Nessun vivente, e per nessun motivo al quale si tenti di dare giustificazione, ha diritto o potere decisionale sull’altrui esistenza, ogni vivente è inquilino del pianeta con eguali diritti e doveri nel rispettare l’ambiente in condivisione.

Immagino sia una missione che comporti oltre a tanta energia ed abnegazione, anche un notevole “fabbisogno” a livello economico. Ricevete sovvenzioni, aiuti dallo Stato?

Purtroppo no. Tutta l’attività svolta è basata su risorse personali, senza sostegno o convenzione alcuna con le Istituzioni Locali, l’amministrazione o grossi enti che abbiano mai offerto supporto per i gatti dimenticati di Brindisi, e tenendo conto che ho aiutato decine di felini provenienti dalla provincia ed anche fuori regione.

Posso contare solo sul livello di civiltà e sensibilità di privati che vengono messi a conoscenza di tutto l’iter degli animali che conduco in salvo, dal recupero all’adozione, le cure veterinarie, la degenza e l’impegno profuso.

La realtà locale è drammatica, sia per le condizioni in cui versano gli stessi animali feriti, affamati o ammalati che possono contare sull’assistenza del privato, nella misura in cui il fato realizzi una serie di combinazioni fortuite affinché il malcapitato non venga lasciato alla sua triste sorte, sia per la proliferazione incontrollata che alimenta il randagismo, la crescita demografica di animali disperati, le cui aspettative di vita si aggirano attorno all’anno di vita. Premesse inaccettabili nel 2015, per un territorio che si definisce civile e culturalmente avanzato.

Risulterà paradossale, ma rappresentando una “Onlus” cui finalità è concorrere a diffondere gli interessi degli stati membri sulla tutela e il benessere animale, sensibilizzare alla sofferenza altrui in termini di responsabilità sociale e morale, condannare gli atti di crudeltà e i crimini contro l’esistenza, il tutto su base volontaria, dovrei essere supportata e quanto meno ricevere quegli “strumenti” affinchè l’attività da me svolta, con finalità sociali, risulti meno difficoltosa e mi consenta di “lavorare” meglio. Purtroppo così non è.

Non solo risultano mancati i requisiti minimi sopracitati, per il contenimento delle nascite, per agevolare l’attività già riconosciuta come benemerita dallo stato e dai comuni di appartenenza, del volontariato, per promuove la cultura del rispetto, per educare il cittadino e le nuove generazione alla condivisione dell’ambiente con ogni specie animale, in primis quelli di affezione, ossia quelle che maggiormente popolano le strade cittadine, ma, mi ritrovo sola a dover far fronte a spese che rasentano il paranormale, quali:

* canone di locazione per immobile destinato ad ospitare i tanti felini in difficoltà del territorio locale;

* mantenimento degli stessi fino ad adozione, dopo averne già garantito e assicurato il soccorso in strada con spese veterinarie di liberi professionisti, da prassi a carico del Servizio Veterinario Asl, su segnalazioni a qualsiasi ora del giorno o della notte;

* vaccinazioni, sterilizzazioni castrazioni, analisi di laboratorio, interventi specialistici, acquisto di farmaci veterinari;

* sostentamento in cibo e integratori;

* iter adozione nel quale affronto spese di viaggio ed effettuo centinaia di telefonate per condurre direttamente a casa i mici adottati;

Tutti gli acquisti avvengono presso esercizi commerciali al dettaglio, farmacie, ambulatori veterinari, senza alcun tipo di agevolazione.

E’ mortificante apprendere, dopo dieci anni di attività, che hanno visto, altresì, la mia persona oggetto di persecuzioni, attacchi gratuiti ed aggressioni, uno scarso e lento cambiato negli abiti comportamentali e nel modo di rapportarsi all’alterità, da parte della gente, ma ancor più la mancanza di volontà ed abnegazione istituzionale nei confronti degli stessi. In fondo non può esistere cultura là dove non c’è interazione con il non-umano.

Quante cose negative e spiacevoli, quanti ostacoli che incontri purtroppo quotidianamente. Parliamo un po’ di cose belle e di soddisfazioni.

La maggior soddisfazione è quella di scorgere negli occhi delle vite che metto in salvo la dignità e serenità ritrovata per mano di uomini differenti e mossi da grande amore rispetto a quelli che gli hanno privati del loro diritto alla vita.
Vederli felici e amati con le lor famiglie, o liberi rispetto ad anni di reclusione perchè destinati ai macelli, perchè usati e abusati, perchè schiavizzati, lesi e privati di diritti sacrosanti ed inviolabili, perchè rilegati in nessun angolo della coscienza umana, ecco, restituire loro giustizia, è l’unico motivo che colma le continue lacune che ti dicevo.

Credo che in tanti, dopo aver letto la tua intervista sin qui, si chiedano com’è Antonella nel privato, che passioni ha, dove ama trascorrere le vacanze.

Premetto che per quanto riguarda la mia sfera personale più “ristretta” mi piace parlare di me soprattutto per l’amore che nutro per gli animali, di fatto, passioni e dolori nella mia sfera personale si conciliano con quanto iniziato dieci anni fa.
Ho studiato arte, per predisposizione naturale, inclinazione, quindi a supporto di una dote innata, e ritenendo che quest’ultima si sviluppi e si produca nel vivere, nello stile di vita e non solo, nella specificità dell’esecuzione o del compimento di un’opera.

Assieme all’arte sono appassionata di fitness, avendo conseguito un brevetto di istruttrice di fitness. Adoro altresì la musica, ogni forma d’arte rappresenta una via di fuga e di ritrovamento per l’anima, un modo per “salvarsi” e sublimarsi dalla quotidianità.

Non sono sposata, la mia unica prole è costituita, da 13 “raGATTI” (risata) ed altre 100 anime in attesa di casa, ma questo non mi esime dall’avere una persona accanto, inevitabilmete compatibile con il mio vivere.

Le mie vacanze sono ferme a qualche anno fa, tutto sommato ritengo che la mia terra, il Salento, abbia sempre qualcosa da scoprire ed ammirare, quindi, se potessi, continuerei a perdermi nei tramonti caldi e color arancio/porpora di questi luoghi dal profumo salmastro.

Concludiamo ringraziandoti di cuore per il tempo dedicatoci ma soprattutto per tutto quello che hai fatto sin qua, che stai facendo quotidianamente e che senz’altro continuerai a fare in futuro.

Ti ringraziamo anche per la galleria fotografica messa a disposizione, dalla quale traspare chiaramente tutto l’impegno e l’amore che nutri per gli animali.

 

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